“Possiamo ribadire all’infinito che l’intelletto umano è senza forza a paragone della vita pulsionale, e in ciò avere ragione. Eppure in questa debolezza c’è qualcosa di particolare: la voce dell’intelletto è fioca, ma non ha pace finché non ottiene udienza. Più e più volte pervicacemente respinta, riesce alla fin fine a farsi ascoltare. Questo è uno dei pochi punti che consentono un certo ottimismo per l’avvenire dell’umanità.” (Freud S. (1927). L’avvenire di un’illusione. OSF 10, 482).
Ho condiviso sulla mia pagina facebook alcuni contributi che mi sono sembrati particolarmente significativi per aiutare il nostro pensiero a non restare bloccato nella dimensione traumatica, ma ad aprirsi a riflessioni che ci restituiscano vitalità e spinta ad affrontare positivamente il futuro.
Per il momento trovate questi primi contributi:
Coronavirus: una sfinge del nostro tempo, di Anna Ferruta
Coronavirus: come liberare la mente dal pifferaio che ci tiene prigionieri?, di Fulvio Tagliagambe
Siamo in cura, non in guerra, di Guido Dotti
Inserirò prossimamente altri articoli, controllate ogni tanto la pagina facebook se siete interessati a queste letture.
Altri contributi aggiunti:
Pandemia e pandemonio, di Robert Hinshelwood
La morte ai tempi del Coronavirus, di Mario Amore
Impensabile o pensabile? Considerazioni intorno al diniego nell'epoca del Coronavirus, di Luca Gaburri
Psicoanalisi del Covid da un letto d'ospedale, di Roberto Goisis
Quattro domande sul desiderio (intervista a Vittorio Lingiardi, Chiara Mirabelli, Barbara Massimilla)
Quattro domande sul desiderio (intervista a Massimo Recalcati, Silvia Lippi, Matteo Lancini)
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